Giovani uomini si trovano sparsi e senza difese, esposti a un sole spietato. Il loro sguardo si allontana vagando lontano. I luoghi deserti sembrano offrire vaghe promesse di rifugio. Su un muro della prigione emerge un'immagine esplosiva di desiderio, pieno di speranza per la libertà. Constantine Giannaris ama mescolare luce e colore con le trame del Super 8 e riprese video per esprimere i pensieri del poeta Jean Genet. Fortemente colpito dall'epidemia di AIDS, affronta il desiderio di amore e la minaccia di isolamento e morte in un inquieto delirio cinematografico.