Il posto di Otis Rush nell'Olimpo dei grandi del blues è assicurato - qualsiasi esperto di blues concorderebbe su questo punto - nonostante alle orecchie del grande pubblico suonino più famosi altri nomi. Eppure, Rush non ha nulla da invidiare ai più blasonati colleghi, con quel suo modo unico di suonare la chitarra, con il collo tenuto quasi verticale ed il corpo dello strumento tenuto stretto a sè. Anche il suo modo di tenere il palco è diverso dal tipico, tranquillo bluesman: quando canta, non si avvicina semplicemente al microfono ma lo afferra camminando per il palco, finchè non arriva il momento di suonare l'assolo.